domenica 17 febbraio 2019

Sensi e percezioni

Percezioni

Percepire avviene in modo automatico ed è una parte importante della psicologia umana.

Si percepisce stimoli, una forma energetica prodotta dall'ambiente. La percezione avviene con gli organi di senso. 
C'è però una distinzione tra stimolo e sensazione. La sensazione è l'impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde ad una determinata intensità dello stimolo fisico; cioè è la risposta dei nostri organi sensoriali. Il fatto di avere l'esperienza di oggetti esterni a noi è un fenomeno chiamato percezione e fa parte di una catena psicofisica. 


La percezione è suddivisa in stadi. Degli esempi per dimostrarlo sono il fenomeno ottico della rifrazione dei raggi luminosi, e l'illusione di Ebbingaus, cioè un'illusione percettiva. 
Si parla quindi di un fenomeno percettivo, attraverso, per esempio, il principio del contrasto, che avviene attraverso quello dei colori. Come nel caso dell'illusione della scacchiera.
Un altro fattore fondamentale, è la mimetizzazione degli oggetti al nostro occhio.




I Sensi
I sensi dell'uomo sono tatto, olfatto, gusto, udite, vista. Questi sono costituiti da un sistema di recettori, ossia cellule del nostro organismo, che trasformano eventi fisici in impulsi nervosi, canalizzati dal sistema nervoso per giungere ad un'elaborazione e trasformazione in percezione.
Si distinguono recettori esterni, cioè sensibili a stimoli esterni, e recettori interni, o propriocettori, sensibili a stimoli interni, come movimenti muscolari, assunzione di posizioni o dolori.
Ogni senso elabora un tipo di informazione differente dagli altri, per quanto non sia impossibile un collegamento tra di essi.
L'elaborazione di queste informazioni avviene in modo diverso in base alla zona cerebrale in cui avviene.

Tatto
I suoi recettori sono distribuiti in tutto il corpo e percepiscono diversi stimoli. A differenza degli altri sensi, che percepiscono solo un tipo di stimolo, questi recettori possono raccogliere diversi stimoli, come il calore, il dolore e la pressione. Questa percezione avviene attraverso dei corpuscoli, per l'appunto dei recettori, presenti sotto la pelle. La sensibilità cambia relativamente al punto del corpo stimolato.

Olfatto
L'olfatto avviene attraverso delle cellule ciliate all'interno dalle cavità nasali, detta regione olfattoria. Probabilmente questo avviene attraverso un processo chimico. Per la percezione di un odore, bastano piccole quantità di quest'ultimo, mentre per riconoscerlo, è richiesta una quantità più elevata. L'odore, per quanto ridicolizzato, è una parte fondamentale della neurologia e della nostra esistenza. Questo di fatto è legato alla nostra memoria, ed è capace di riportare dei vivissimi ricordi emozionali da un'esperienza di un periodo passato. Gli stimoli olfattivi raggiungono infatti per primi il sistema libico, per poi giungere verso la corteccia cerebrale, percorso prettamente secondario.

Gusto
Il gusto, come l'olfatto, si basa sulla composizione chimica di stimoli esterni. La percezione di questi stimoli, avviene attraverso dei "bottoni gustativi", gruppi di recettori, situati sulla base della lingua. La loro funzione è quella di segnalare il tipo di cibo che si sta mangiano. Anche il sapore può attivare processi mnemonici profondi.

Udito
I recettori dell'udito, si trovano all'interno dell'orecchio e sono in grado di cogliere vibrazioni emesse da stimoli esterni.
L'orecchio è un complesso apparato, di cui l'unica parte visibile dall'esterno, è il padiglione auricolare. Lo sviluppo del padiglione auricolare varia in base al mammifero, che, per esempio, può essere mobile, dirigendosi verso la fonte del suono. Nel caso degli esseri umani sono relativamente piccoli e fissi. Le onde sonore raggiungono il fondo del condotto uditivo.

domenica 10 febbraio 2019

Anzianità ed invecchiamento


Anzianità ed invecchiamento


Con il passare del tempo si crea una distinzione tra l'età cronologica e quella effettiva. Ciò significa che non si può immaginare precisamente cosa significa sentirsi o essere anziani.
Tutto è dovuto allo sviluppo naturale biologico. In base all'epoca storica, cambiano anche le aspettative di vita. Infatti un romano 22enne si avvicinava agli ultimi anni di vita, mentre per un ragazzo  dei nostri tempi, la vita incomincia appena. Si parla di una distinzione tra anzianità ed invecchiamento. La vita è vista per questo come parabola. L'invecchiamento è causato dalla decaduta del proprio vigore fisico e della salute, che tuttavia rimane la conseguenza mentale e sociale.
La fase dell'anzianità inizia con l'entrata in pensione, preceduta dalla consapevolezza di codesto fatto. Come anche la consapevolezza dei giovani, di essere giovani per sempre, cosa che verrà smentita nella "crisi di mezza età", cioè il senso di limitatezza della vita. Nelle diverse culture l'invecchiamento è considerato diversamente, sai come timore, sia come speranza di poter raggiungere la stessa vecchiaia, come pregio rispettabile. 

Anche lo stesso rispetto nei confronti dei più anziani varia di società in società. In una orientata alla produttività ed all'aspetto il rispetto va a perdersi, considerando gli anziani, non come fonte di saggezza, ma anche come fastidioso peso. Queste "barriere generazionali" tra giovani ed anziani a volte sono anche volute dagli stessi anziani. Talvolta, invece, quest'ultimi sono discriminati per la loro scarsa produttività e flessibilità, da cui nascono degli stereotipi difficilmente sradicabili. 

Ci sono tre tipi di invecchiamento: quello fisico prettamente naturale, quello sociale, legato al nuovo ruolo sociale al termine dell'attività lavorativa, e quello psicologico.
Nella gerontologia, lo studio degli aspetti e di fenomeni problematici della vecchiaia, si osserva una caratteristica psicologica del distacco.



 

dalla vita sociale. C'è un distacco materiale sotto forma del pensionamento, come anche emotivo. Si evolve un punto di vista più remoto, da una prospettiva meno coinvolta, come però anche serena ed obiettiva. In società tradizionali gli anziani vengono valorizzati come guide sagge e rispettabili delle nuove generazioni. Il passaggio di inutilità porta alla marginalizzazione, cioè l'idea degli anziani come un problema medico essenziale, e quindi all'isolamento.  

Tappe della vita
Carl Gustav Jung, il padre della psicologia analitica, ha ancorato la dimensione della psiche individuale ai fondamenti storici ed antropologico della cultura umana attraverso "l'inconscio collettivo" e "l'archetipo". Nel 1930 descrive la tensione tra individualizzazione ed appartenenza al passato culturale, per concepire il ruolo sociale degli anziani. Notò come al posto di essere visti come portatori di principi e valori della collettività, gli anziani venivano ritratti in condizioni penose, senza possibilità di realizzazione. Jung realizzò quindi che dopo aver riempito la coppa, che rappresenta la vita, durante gli anni di giovinezza, la si svuota con soddisfazione, senza rimpianti.

Solitudine

La solitudine è una condizione sempre più probabile, iniziando con il decesso del coniuge e dei coetanei. Gli ultrasettantenni ne risentono di più. Alcuni vivono in autonomia, altri devono essere aiutati da sostenitori morali e fisici. 
Questo è venuto meno da parte dei famigliari in seguito allo sviluppo economico e sociale, specialmente negli stati occidentali. 

Tempo libero
Il tempo libero è caratterizzato spesso della solitudine, però è da considerare la vasta possibilità di scelta che sopraggiunge. Gli anziani quindi iniziano a far parte di progetti ed iniziative, come viaggi ed attività culturali.

Per l’assistenza degli anziani sono stati istituiti degli istituti di accoglienza. In caso di mancata autosufficienza è frequente il trasferimento in una di queste istituzioni. Sono spesso generalizzate in complessi residenziali per anziani ed ospizi. Le case di cura sono organizzate e finanziate dal sistema sanitario nazionale, e queste potrebbero essere anche risultare inutili in caso le cure mediche fossero a domicilio.