Anzianità ed invecchiamento
Con il passare del tempo si crea una distinzione tra l'età cronologica e quella effettiva. Ciò significa che non si può immaginare precisamente cosa significa sentirsi o essere anziani.
Tutto è dovuto allo sviluppo naturale biologico. In base all'epoca storica, cambiano anche le aspettative di vita. Infatti un romano 22enne si avvicinava agli ultimi anni di vita, mentre per un ragazzo dei nostri tempi, la vita incomincia appena. Si parla di una distinzione tra anzianità ed invecchiamento. La vita è vista per questo come parabola. L'invecchiamento è causato dalla decaduta del proprio vigore fisico e della salute, che tuttavia rimane la conseguenza mentale e sociale.
La fase dell'anzianità inizia con l'entrata in pensione, preceduta dalla consapevolezza di codesto fatto. Come anche la consapevolezza dei giovani, di essere giovani per sempre, cosa che verrà smentita nella "crisi di mezza età", cioè il senso di limitatezza della vita. Nelle diverse culture l'invecchiamento è considerato diversamente, sai come timore, sia come speranza di poter raggiungere la stessa vecchiaia, come pregio rispettabile.
Anche lo stesso rispetto nei confronti dei più anziani varia di società in società. In una orientata alla produttività ed all'aspetto il rispetto va a perdersi, considerando gli anziani, non come fonte di saggezza, ma anche come fastidioso peso. Queste "barriere generazionali" tra giovani ed anziani a volte sono anche volute dagli stessi anziani. Talvolta, invece, quest'ultimi sono discriminati per la loro scarsa produttività e flessibilità, da cui nascono degli stereotipi difficilmente sradicabili.
Ci sono tre tipi di invecchiamento: quello fisico prettamente naturale, quello sociale, legato al nuovo ruolo sociale al termine dell'attività lavorativa, e quello psicologico.
Nella gerontologia, lo studio degli aspetti e di fenomeni problematici della vecchiaia, si osserva una caratteristica psicologica del distacco.
dalla vita sociale. C'è un distacco materiale sotto forma del pensionamento, come anche emotivo. Si evolve un punto di vista più remoto, da una prospettiva meno coinvolta, come però anche serena ed obiettiva. In società tradizionali gli anziani vengono valorizzati come guide sagge e rispettabili delle nuove generazioni. Il passaggio di inutilità porta alla marginalizzazione, cioè l'idea degli anziani come un problema medico essenziale, e quindi all'isolamento.
dalla vita sociale. C'è un distacco materiale sotto forma del pensionamento, come anche emotivo. Si evolve un punto di vista più remoto, da una prospettiva meno coinvolta, come però anche serena ed obiettiva. In società tradizionali gli anziani vengono valorizzati come guide sagge e rispettabili delle nuove generazioni. Il passaggio di inutilità porta alla marginalizzazione, cioè l'idea degli anziani come un problema medico essenziale, e quindi all'isolamento.
Tappe della vita
Carl Gustav Jung, il padre della psicologia analitica, ha ancorato la dimensione della psiche individuale ai fondamenti storici ed antropologico della cultura umana attraverso "l'inconscio collettivo" e "l'archetipo". Nel 1930 descrive la tensione tra individualizzazione ed appartenenza al passato culturale, per concepire il ruolo sociale degli anziani. Notò come al posto di essere visti come portatori di principi e valori della collettività, gli anziani venivano ritratti in condizioni penose, senza possibilità di realizzazione. Jung realizzò quindi che dopo aver riempito la coppa, che rappresenta la vita, durante gli anni di giovinezza, la si svuota con soddisfazione, senza rimpianti.
Solitudine
Solitudine
La solitudine è una condizione sempre più probabile, iniziando con il decesso del coniuge e dei coetanei. Gli ultrasettantenni ne risentono di più. Alcuni vivono in autonomia, altri devono essere aiutati da sostenitori morali e fisici.
Questo è venuto meno da parte dei famigliari in seguito allo sviluppo economico e sociale, specialmente negli stati occidentali.
Tempo libero
Il tempo libero è caratterizzato spesso della solitudine, però è da considerare la vasta possibilità di scelta che sopraggiunge. Gli anziani quindi iniziano a far parte di progetti ed iniziative, come viaggi ed attività culturali.
Per l’assistenza degli anziani sono stati istituiti degli istituti di accoglienza. In caso di mancata autosufficienza è frequente il trasferimento in una di queste istituzioni. Sono spesso generalizzate in complessi residenziali per anziani ed ospizi. Le case di cura sono organizzate e finanziate dal sistema sanitario nazionale, e queste potrebbero essere anche risultare inutili in caso le cure mediche fossero a domicilio.
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